Usare un sistema di cashback non assicura che il tuo acquisto sia valido per ricevere il rimborso. Esistono varie condizioni da rispettare e per scoprire tutti i casi possibili ti vengono in aiuto gli stati del cashback.
Dopo aver visto il percorso di acquisto con cashback, vediamo ora cosa avviene quando hai terminato le operazioni sul negozio e il cashback viene elaborato.
Se compri spesso online saprai che non sempre il tuo acquisto va a buon fine, anche dopo aver confermato l’ordine. I motivi possono essere i più vari: il credito della carta di credito è insufficiente, il bonifico non va a buon fine, il prodotto ordinato è in riassortimento, ecc., oppure sei tu che successivamente cancelli l’ordine per qualche motivo, ad esempio ti accorgi di un errore o restituisci un prodotto difettoso, chiedendo il totale rimborso della spesa.
Nelle compravendite online questi casi sono più frequenti di quanto immagini e naturalmente influiscono in modo sostanziale sulle logiche e le operazioni cashback. Sarebbe infatti assurdo, ad esempio, che un sito ti assegnasse il cashback su una spesa che nella realtà non hai effettuato o per la quale hai richiesto una restituzione. Finirebbe per essere un cashback gratis! Questo è maggiormente comprensibile se si considera come funziona cashback dal punto di vista economico, tematica che approfondiamo nella sezione dedicata.
Per gestire tutti casi possibili sono definiti degli stati del cashback (o stati dell’acquisto) che, come spiega il nome, danno indicazioni sulla condizione attuale di ciascun rimborso. Gli stati sono almeno tre ma possono essere di più a seconda di come è organizzato il sito di cashback. Vediamo di seguito i principali.
Il cashback in stato di attesa indica che l‘acquisto è stato correttamente tracciato dal sistema di cash back ma che non è ancora stato confermato dal negozio.
Se ci pensi bene è una cosa normale: un negozio riceve decine se non centinaia di ordini al giorno e ciascuno di essi necessita di un certo periodo di tempo per essere evaso correttamente.
Ad esempio, il negozio potrebbe scoprire che uno dei prodotti presenti nell’ordine è terminato e richiede tempo per essere riassortito, oppure che mancano delle informazioni importanti per chiudere l’ordine. Senza contare l’allungamento dei tempi dovuto all’attesa di una modalità di pagamento come il bonifico.
Fermo restando quanto scritto sopra, è necessaria anche una fase di verifica logica dell’acquisto poiché non tutti i prodotti di un negozio possono essere qualificati per assegnare un cashback (la politica di assegnazione dipende dalle regole del negozio e del sito di cashback) e quindi lo stato in questi casi sarà una negazione del rimborso.
Ma anche senza intoppi tecnici o logistici, la fase di evasione stessa ha una durata obbligatoria per un negozio, poiché tutte le fasi di preparazione richiedono tempo, dalla ricezione dell’ordine alla spedizione del pacco.
Un caso emblematico è quello relativo al settore del travel, soprattutto per quanto riguarda gli hotel che tradizionalmente si prenotano molto tempo prima e si pagano per intero in loco, al momento del checkout. Puoi ben immaginare che su questi servizi l'approvazione della transazione ha tempistiche molto dilatate e quindi il cashback viene posto in attesa per parecchio tempo per essere poi approvato solo se la prenotazione viene confermata. Infatti esiste sempre la possibilità che una prenotazione venga disdetta, anche senza penale, e quindi la transizione di fatto si annulla (così come il cashback).
Al contrario di ciò che avviene nell’ambito del negozio, i tempi del sistema di tracciamento web delle vendite e del cashback sono decisamente rapidi. Anzi, praticamente istantanei: nel giro di pochi secondi dall’acquisto il sistema ha già informato negozio e sito di cashback dell’avvenuta transizione, comunicando anche i dati utili al calcolo del rimborso (anche se i tempi dipendono molto dalle politiche di gestione del sito di cashback).
Quindi, in definitiva, ci sono validi motivi per cui la rapida piattaforma digitale (quella che ti assegna il cashback) debba aspettare i tempi quella “fisica” (il negozio o l'hotel), rendendo indispensabile l’introduzione dello stato di attesa.
Ma c’è di più. Se hai letto con attenzione la sezione relativa al percorso di acquisto nel cashback avrai già intuito che uno stato di attesa è indispensabile anche quando l’utente fa una
dichiarazione di acquisto.
Infatti, se il sito di cashback prevede questa opportunità, il sistema dovrà verificare l’esistenza dell’acquisto, oltre che la sua validità. Questo in genere non allunga i tempi, poiché sono due verifiche che avvengono contestualmente, ma richiede comunque un apposito stato per l’acquisto (o meglio, la dichiarazione di un acquisto). Alcuni siti assegnano uno stato di attesa alle dichiarazioni mentre altri assegnano direttamente lo stato di conferma, fidandosi di ciò che segnala l’utente. Ovviamente, in entrambi i casi, se la vendita non dovesse essere valida per qualche motivo, il cashback verrà spostato allo stato di negazione.
In generale questo stato indica che l’acquisto è stato verificato dal negozio con esito positivo e quindi che il cashback è confermato. Non si può però essere sicuri al 100% che la conferma sia definitiva e ci sono alcune eccezioni in cui lo stato di conferma può passare allo stato di negazione. Vediamone alcune.
Come visto in precedenza, nel caso tu abbia fatto una dichiarazione di acquisto, occorre che il sito di cashback verifichi l’effettiva esistenza dell’acquisto, interpellando il negozio o verificando tra i tracciamenti se il tuo è stato tralasciato per errore. In caso non vi sia evidenza del tuo ordine, la tua dichiarazione (che, va ricordato, è solo un’autocertificazione del tuo ordine) verrà smentita e quindi negata.
Può capitare che il negozio faccia passare lo stato di conferma di un ordine a quello di negazione. Il motivo può essere logistico ma anche tecnico: alcuni negozi, soprattutto quelli che fanno grandi numeri giornalieri, confermano automaticamente gli ordini secondo regole prestabilite, salvo poi effettuare un successivo controllo puntuale. Per cui non devi stupirti se un cashback risulta confermato per alcuni giorni e poi viene cancellato, perché nella maggior parte dei casi è tutto regolare.
Ovviamente, puoi sempre contattare ‘assistenza del sito di cashback per chiedere spiegazioni.
Ti ricordiamo infine che tutti i rimborsi confermati concorrono al totale del saldo del conto che, raggiunta la soglia di pagamento del cashback, potrai richiedere.
Un cashback negato è ovviamente un rimborso che ti viene cancellato. Fai attenzione: non significa per forza che l’acquisto non sia andato a buon fine ma semplicemente che il cashback non può essere assegnato, anche in casi in cui l’acquisto è avvenuto.
Il motivo di una negazione possono essere di vario tipo: amministrativo, tecnico o logico. Data l’importanza che sicuramente dai a questo tema, abbiamo approfondito l’argomento in una sezione della guida dedicata ai motivi di negazione di un cashback che ti consigliamo di leggere.
Non tutti i siti di cashback utilizzano questo stato. In quelli che lo usano sta ad indicare che quel specifico cashback non solo è stato confermato ma rientra in un pagamento effettuato o in via di elaborazione. E’ lo stato più desiderabile perché non può più tornare indietro! Tieni presente che alcuni siti mantengono nello storico degli acquisti anche quelli pagati, altri li nascondono tenendo visibili solo quelli ancora di interesse per l’utente (ovvero quelli ancora non pagati).
Quasi tutti i siti di cashback consentono ad un utente di segnalare eventuali problemi legati ad un acquisto. Viene utilizzato un
sistema di segnalazione di mancato tracciamento (detto anche “sistema di claim”) e in genere funziona come un comune sistema di assistenza con i ticket.
L’utente manda un messaggio dal suo account segnalando un cashback che a suo parere ha qualcosa che non torna (tramite un bottone apposito o indicando l’identificativo), aggiungendo una nota testuale, e l’assistenza del sito provvede ad una verifica. Durante questo processo il cashback in questione può assumere lo stato di segnalato ma anche restare nello stato attuale fino al termine della verifica.
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